Come leggere correttamente le etichette sugli alimenti per cani e gatti

In questo articolo:

Leggere le etichette del cibo per animali è fondamentale per garantire una dieta sana e bilanciata al tuo amico a quattro zampe. Le informazioni sull’etichetta possono sembrare complesse, ma una volta comprese, ti aiuteranno a prendere decisioni informate sulla nutrizione del tuo cane o del tuo gatto. In questo articolo ti spiegherò come interpretare correttamente le etichette degli alimenti per animali.

Ordine delle materie prime

L’etichetta del cibo per animali elenca le materie prime presenti nell’alimento in ordine decrescente, ovvero dalla più abbondante alla meno abbondante. Questo è un punto chiave da tenere d’occhio. Attenzione, è importante considerare che questo ordine si basa sulla misurazione prima della lavorazione dell’alimento.

Il primo ingrediente deve essere la carne

Una regola fondamentale è che il primo ingrediente elencato dovrebbe essere la carne. Questo vale per il cibo sia per cani che gatti. La carne dovrebbe costituire la principale fonte di proteine nell’alimento. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni, come gli alimenti medicati.

Se il primo ingrediente elencato non è una fonte di proteine, allora l’alimento non è adatto alle esigenze del tuo animale. Evita i prodotti con cereali o altre materie prime che non forniscono proteine come primo ingrediente.

La denominazione di carni e derivati

L’etichetta può contenere diverse denominazioni relative alla carne e ai suoi derivati. Ecco cosa dovresti sapere su alcune di queste:

  • Carni e derivati: questa definizione comprende parti carnose fresche o conservate e parti del corpo di animali a sangue caldo. Questa spiegazione è generica e non specifica quali parti del corpo sono effettivamente utilizzate.
  • Derivati della carne: questo termine indica che il prodotto deriva da un animale che ha subito una trasformazione. Si perdono le caratteristiche originali della carne fresca e non specifica da quale tipo di animale provenga.
  • Farina di carne: questo ingrediente può includere carne, ossa e organi cotti e ridotti a farina.
    Proteine di: queste proteine possono essere isolate, trasformate o disidratate, ma non specificano la parte dell’animale da cui provengono.
  • Grasso di: comprende ciò che rimane dall’estrazione delle proteine del punto precedente.
    Proteine idrolizzate: queste proteine subiscono un processo simile alla digestione nello stomaco. Solitamente, le parti di scarto, come le piume o la soia, vengono utilizzate in questo processo.
  • “Pollo 25%”: se troviamo la dicitura dell’animale più la percentuale, sappiamo la specie utilizzata ma non quale parte dell’animale.
  • Carne fresca: se l’etichetta indica carne fresca come primo ingrediente in un alimento secco, tieni presente che l’acqua contenuta nella carne verrà persa durante la lavorazione, per un risultato del circa 30%, influenzando la quantità reale presente nel prodotto finale.
  • Carne disidratata: questo ingrediente è simile alla carne fresca, ma con una percentuale di acqua più bassa, intorno all’18-20%.
  • Carne essiccata: questo rappresenta la quantità corretta di carne nel prodotto finale, poiché è stata essiccata e privata dell’acqua.

Le altre denominazioni

Le altre indicazioni che troviamo sull’etichetta sono da considerare nell’insieme degli ingredienti elencati e nella preparazione dell’alimento, poiché non sempre avere basse percentuali è buono e viceversa.

  • Proteine grezze: sono un valore approssimativo ottenuto attraverso la misurazione dell’azoto presente nel cibo, moltiplicato per un certo fattore. Questo valore è calcolato mettendo una quantità di cibo in un dispositivo che simula la digestione. Tuttavia, è importante notare che questo dato da solo potrebbe non riflettere la qualità delle proteine nel cibo.
  • Grassi grezzi: sono ottenuti usando un solvente chiamato etere di petrolio, che poi viene rimosso e la parte rimanente è ciò che chiamiamo grassi grezzi. I grassi grezzi possono essere di origine animale o vegetale.
  • Fibre grezze: sono sostanze presenti nel cibo che non vengono digerite dai cani ma aiutano a muovere l’intestino. Questo valore non è particolarmente importante.
  • Ceneri grezze: rappresentano le sostanze minerali inorganiche presenti in un campione di cibo. Per ottenere questo dato, il cibo viene bruciato a 550° per 3-4 ore, e il peso del residuo viene rapportato al peso del campione per calcolare la percentuale.

La comprensione delle etichette degli alimenti per animali è essenziale per garantire una dieta adeguata al tuo amico peloso. Con queste spiegazioni dovresti avere le idee un po’ più chiare. Ma ricorda, consulta sempre un esperto in nutrizione animale se hai domande o dubbi sulla scelta del cibo migliore per il tuo animale domestico.

Contattami!
Ti aiuterò a rendere la ciotola del tuo cane o del tuo gatto sana, equilibrata e appagante con l’utilizzo di prodotti commerciali selezionati per lui.

CONDIVIDI L’ARTICOLO

Articoli correlati

Chi sono

Sono Virginia Dallara, dal 2018 mi dedico completamente alla professione di Naturopata per Animali dopo aver svolto per più di 10 anni l’attività di Educatrice Cinofila.

Virginia Dallara Alimentazione e Rimedi Naturali per Animali

Naturopata per Animali ed Educatrice Cinofila

Per qualsiasi informazione, scrivimi!

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e la Privacy Policy e Terms of Service di Google.